26 Dicembre pomeriggio in TV su Rai Storia

Programmi 26 Dicembre pomeriggio in TV su Rai Storia
Ora Programma Genere
11:50 Il giorno e la storia - 26 dicembre 2025
Il giorno e la storia - 26 dicembre 2025Il giorno e la storia del 26 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 26 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
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12:10 Babbi, botti, befane
Babbi, botti, befaneBabbi, botti, befane - \"Mettetevi comodi, al caldo e rilassatevi. A Natale, vi invitiamo a sfogliare insieme un album fatto di immagini e memorie. Le vostre. L'inverno dei ricordi.\" -
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13:00 Ieri e oggi - 1979 Warner Bentivegna, Delia Scala p.102
Ieri e oggi - 1979 Warner Bentivegna, Delia Scala p.102Ieri e oggi 1979 Warner Bentivegna, Delia Scala p.102 - I personaggi dello spettacolo si rivedono nelle loro partecipazioni televisive del passato, nella storica trasmissione 'Ieri e oggi', curata da Leone - Mancini e Lino Procacci. In questa puntata del 1979 sono ospiti di Luciano Salce Warner Bentivegna e Delia Scala. - A cura di Leone Mancini e Lino Procacci
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14:00 Gli Imperdibili
Gli ImperdibiliMAGAZINE - Backstage, anteprime, eventi e curiosità dentro lo schermo. E' il programma che offre informazione e approfondimento sulla programmazione dei canali che compongono il bouquet Rai.. - di F. Pennacchia 2025 ITA
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14:05 Il giorno e la storia - 26 dicembre 2025
Il giorno e la storia - 26 dicembre 2025Il giorno e la storia del 26 dicembre 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 26 dicembre 2025.. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
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14:25 Passato e Presente - Le origini del Natale - 25/12/2025
Passato e Presente - Le origini del Natale - 25/12/2025Qual è l'origine del Natale, la festa delle feste come la definirà Francesco d'Assisi? Dietro l'iconografia cristiana si celano riti antichissimi, le feste sfrenate dell'Impero Romano e figure di dèi guerrieri provenienti dall'Oriente. Il Natale, fissato dalla Chiesa di Roma nel IV secolo, sovrappone simbolicamente la nascita di Gesù alle celebrazioni pagane del solstizio d'inverno, come il Dies Natalis Solis Invicti e i Saturnalia, assimilando rituali e tradizioni. La diffusione popolare della festa compie un passo decisivo nel 1223, quando San Francesco d'Assisi allestisce il presepe di Greccio. Francesco trasforma la Natività in un'esperienza diretta e intensa, valorizzando la \"visione interiore\" del Bambino e il significato eucaristico della Messa celebrata sopra la mangiatoia. Una rappresentazione che avrà lunga vita. In studio, con Paolo Mieli, la professoressa Chiara Mercuri.
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15:00 Italia: Viaggio nella bellezza. Capri. L'isola rifugio (pt.4)
Italia: Viaggio nella bellezza. Capri. L'isola rifugio (pt.4)Abitare Capri è un talento che ha fatto storia. Augusto la sceglie per il suo innegabile fascino, Tiberio la elegge come riparo dall'asfissiante corte romana. Entrambi danno l'avvio a un mito che attirerà sull'isola poeti, pittori, scrittori e personaggi bizzarri che da ogni angolo del mondo sceglieranno Capri come rifugio dorato per realizzare le proprie utopie. Da Villa San Michele, del medico svedese Axel Munthe, a Villa Lysis, del barone francese Fersen, da Casa Come Me di Curzio Malaparte a Casa La Solitaria, opera dell'architetto Edwin Cerio, per finire alla casa tipica caprese massimo esempio di abitazione che si sposa al paesaggio. \"Capri. L'isola rifugio\" racconta come abitare l'isola significhi anche rispettare e tutelare il delicato equilibrio tra opera dell'uomo e rispetto delle bellezze naturali.
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15:55 5000 anni e + La lunga storia dell'umanità - Copernico. Vita di un rivoluzionario, 2 puntata - 28/03/2023 - Copernico. Vita di un rivoluzionario - Seconda puntata
5000 anni e + La lunga storia dell'umanità - Copernico. Vita di un rivoluzionario, 2 puntata - 28/03/2023 - Copernico. Vita di un rivoluzionario - Seconda puntataGiorgio Zanchini e la sua ospite, ci accompagnano nella visione della seconda e ultima puntata del documentario 'Copernico. Vita di un rivoluzionario'. Lo scienziato polacco porta a compimento la dimostrazione della teoria eliocentrica, che, scardinando l'idea che la Terra sia al centro del cosmo, cambia in maniera radicale e irreversibile la considerazione che gli esseri umani hanno di sé in rapporto all'universo.
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16:55 Cronache dal Rinascimento - Savonarola. Il falò delle vanità
Cronache dal Rinascimento - Savonarola. Il falò delle vanitàGirolamo Savonarola giunge al convento di San Marco, a Firenze, nel 1490. Ha 38 anni, è un frate domenicano originario di Ferrara che ha già vissuto e predicato in molte città. Ha la fama di predicatore moralista: uno che difende gli umili contro i soprusi dei potenti, che depreca il malcostume della società, che condanna la lascivia degli artisti e dei poeti. Il bersaglio preferito di Savonarola però è la Chiesa di Roma. Il frate annuncia la venuta di un novello Ciro che sarebbe venuto a compiere la vendetta divina, purificando la Chiesa e l'Italia dai loro peccati. La profezia sembra compiersi quando nel 1494 il re francese Carlo VIII giunge a Firenze con le sue armate. Piero de'Medici viene cacciato e in città viene proclamata la Repubblica. Savonarola invocato da popolo fiorentino va a trattare con il re la salvezza di Firenze. E' un grande successo che lancia la sua carriera politica. Fra Girolamo diventa l'ispiratore della nuova repubblica fiorentina, che dovrà essere modellata su un modello teocratico. Famosi sono i suoi roghi della vanità. Ma il regime penitenziale del frate incontra l'opposizione delle fazioni degli Arrabbiati e dei Palleschi, sostenitori di un ritorno dei Medici. I suoi avversari trovano un alleato in papa Alessandro VI, a cui il frate rimprovera i costumi corrotti. Il pontefice prima gli proibisce di predicare, poi lo scomunica e, infine, minaccia di lanciare un interdetto sui fiorentini che proteggono Savonarola. È una minaccia troppo forte per una città che ha legami economici vitali con la sede papale. L'8 aprile del 1498, il celebre predicatore viene catturato nel suo convento di San Marco, in seguito a un aspro tumulto di popolo e viene condotto in prigione nel palazzo della Signoria con i due confratelli Domenico Buonvicini e Silvestro Maruffi. Il 23 maggio, vengono ridotti allo stato laicale e quindi impiccati e arsi sulla piazza della Signoria. Le loro ceneri vengono gettate nell'Arno.
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17:25 Cronache dal Rinascimento - Leonardo a Milano. La festa del Paradiso
Cronache dal Rinascimento - Leonardo a Milano. La festa del Paradiso1482. Leonardo da Vinci arriva a Milano. Fino a quel momento ha lavorato nella bottega di Andrea del Verrocchio a Firenze ed è entrato in contatto con la famiglia de' Medici. Ed è proprio Lorenzo il Magnifico a inviare Leonardo in missione alla corte degli Sforza, a Milano. Leonardo è in cerca di gloria e di fama, e trova il suo mecenate in Ludovico Sforza, detto \"il Moro\". Ludovico il Moro ha assunto la guida del Ducato di Milano che spettava di diritto a suo nipote Gian Galeazzo e ha estromesso la cognata Bona di Savoia, nominata reggente al posto del marito, ucciso in una congiura. Prima di ricevere le prime committenze dal duca, Leonardo dipinge \"La vergine delle rocce\" per una Confraternita. In seguito, per Ludovico il Moro progetta macchine militari e dipinge quadri come il \"Ritratto di Musico\
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17:55 Facciamo insieme Gli amici dei pellegrini
Facciamo insieme Gli amici dei pellegriniFacciamo insieme Gli amici dei pellegrini - Alcune testimonianze di giovani pellegrini che si recano a Roma per celebrare l'Anno Santo, le loro impressioni e le varie iniziative evangeliche. - di Vincenzo Gamna e Franca Paola Gabrini (1975)
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18:20 Questo secolo 1935 e dintorni pt3
Questo secolo 1935 e dintorni pt3FACCETTA NERA. Chi non ricorda le strofe di 'Faccetta nera' e le suggestioni che porta con sé? L'ingenuo motivetto del 1935 evoca il desiderio di conquista di un'Italia in ripresa, la grandeur mussoliniana con l - 'Africa nel mirino, altrettanto ingenua, e racconta più di quanto si creda il 'clima' di una nazione. Si pensi che 'Faccetta nera' viene scritta per essere cantata, in romanesco, ad un festival della canzone romana. Ma non è accettata e quindi ci si affretta a 'tradurla' in italiano per riproporla nei varietà. Stavolta è un successo. Questa la scena che accoglie la canzone al debutto al Teatro Quattro Fontane di Roma: un' attrice dipinta di nero, in catene, viene magnanimamente liberata dalla primadonna, che veste succinti abiti tricolore, e che si affretta a far dono alla neo affrancata di una fulgida camicia nera. La canzone inquieta i vertici fascisti per l'eccessiva bonarietà nei confronti della popolazione abissina, ma il pubblico già la canticchia. Così, con un colpo di mano 'musicale', il Ministero della Cultura Popolare 'sollecita' la modifica di alcuni versi, istantaneamente eseguita dagli autori. Ed ecco pronta la versione che conosciamo, fascistizzata, che farà da colonna sonora all'impresa etiopica. La vita della canzone, come abbiamo visto, è travagliata. Sarà lo stesso purtroppo, nonostante gli iniziali successi, per i sogni di gloria africani del fascismo. In questa puntata della sua serie, Enzo Biagi, con un suo documentario intitolato appunto 'Faccetta nera', ci racconta quegli anni ingenui, tragici e 'gloriosi'. - di Enzo Biagi (1982)
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