10 Giugno pomeriggio in TV su Rai Storia

Programmi 10 Giugno pomeriggio in TV su Rai Storia
Ora Programma Genere
11:30 Giacomo Matteotti a 100 anni dalla morte
Giacomo Matteotti a 100 anni dalla morteLa vita e la morte di Giacomo Matteotti ricostruita grazie a filmati originali, fotografie, documenti parlamentari e testimonianze tratte dal patrimonio audiovisivo delle Teche Rai.
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11:40 Il giorno e la storia - 10 giugno 2025
Il giorno e la storia - 10 giugno 2025Il giorno e la storia del 10 giugno 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 10 giugno 2025. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
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12:00 Viaggio in Europa In Olanda e Ritratto di Dublino
Viaggio in Europa In Olanda e Ritratto di DublinoViaggio in Europa In Olanda e Ritratto di Dublino - A bordo di una roulotte alla scoperta dell'Europa. Tre serie di documentari per vedere com'è cambiato il nostro continente tra il 1959 e il 1984. - di T. Angelopoulos di L. Cortese e C. Sofia
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12:55 Grandi della TV - Sabato sera (1967)
Grandi della TV - Sabato sera (1967)Edoardo Camurri racconta nomi, volti e personaggi di 70 anni di TV. Conduttori e trasmissioni impressi nella memoria dei telespettatori italiani. In questa puntata rivedremo il decimo ed ultimo episodio di Sabato Sera, varietà del 1967 condotto da Mina con Mike Bongiorno, Corrado, Enzo Tortora e Pippo Baudo, per la regia di Antonello Falqui.
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14:00 Storie benemerite - Custodi di cultura
Storie benemerite - Custodi di culturaIl 3 maggio 1969 l'Arma dei Carabinieri istituisce il Comando Tutela Patrimonio Culturale, dotando l'Italia di uno specifico organismo di polizia specializzato nel contrasto e nella prevenzione dei crimini perpetrati contro i beni artistici e culturali. Negli anni, gli interventi del T.P.C. hanno salvato migliaia di opere di assoluta bellezza e di valore economico, talvolta inestimabile.
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14:05 Il giorno e la storia - 10 giugno 2025
Il giorno e la storia - 10 giugno 2025Il giorno e la storia del 10 giugno 2025. Persone, eventi e ricorrenze del 10 giugno 2025. - Un programma di Giovanni Paolo Fontana. Produttore esecutivo Fawzia Moccia
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14:25 Passato e Presente - Conclave. Come nasce un Papa
Passato e Presente - Conclave. Come nasce un PapaMercoledì 7 maggio, ha avuto inizio il conclave per eleggere il 267° vescovo di Roma, successore di Papa Francesco. Giovedì 8 maggio, al quarto scrutinio, il nuovo Pontefice è stato eletto e alle 18 e 08, i fedeli in Piazza San Pietro hanno assistito alla fumata bianca. Il nuovo Papa, l'americano Robert Francis Prèvost ha scelto il nome di Leone XIV. A Passato e Presente con Paolo Mieli il Prof. Alberto Melloni, per capire come, dal Medioevo fino all'ultimo conclave, si è evoluto il meccanismo che porta alla scelta del Papa. Un rito che vede le regole secolari ancora in vigore, impattare con le moderne dinamiche geopolitiche. La puntata racconta le origini del conclave e il ruolo decisivo dei cardinali, con i casi più controversi e le riforme fondamentali, fino alle elezioni di Benedetto XVI, Papa Francesco e Leone XIV tra media, strategia e tensioni internazionali. Una narrazione che intreccia fede, potere e comunicazione globale, mostrando come il conclave sia diventato uno specchio della Chiesa nel mondo contemporaneo.
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15:00 Un'epoca nuova. Cattolici tra Chiesa e Scudo crociato (pt.5)
Un'epoca nuova. Cattolici tra Chiesa e Scudo crociato (pt.5)Dietro la straordinaria vittoria della Democrazia Cristiana del 18 aprile 1948, c'è l'impegno di un mondo cattolico, apparentemente unitario, ma in realtà diviso da visioni di società, progetti di riforma e assetti istituzionali molto di versi tra loro. Sono profondamente diversi i vecchi leader del partito popolare e quelli delle nuove generazioni che si rifanno alla figura carismatica di Giuseppe Dossetti; così come i così detti gruppi intellettuali, i laureati di Azione Cattolica e quelli che si rifanno alla Università Cattolica di padre Gemelli; sono in aperta contrapposizione i progetti clerico moderati che fanno capo a Lugi Gedda, uomo di fiducia di Pio XII e alcune figure di sacerdoti che animano il movimento cattolico nell'immediato dopoguerra, da Don Primo Mazzolari, a Padre Turoldo, da Camillo De Piaz a don Zeno Saltini, da Ernesto Balducci a padre Turoldo. Eppure, malgrado le differenze, seppero far sintesi, consentendo la rinascita democratica del paese, devastato dalla dittatura fascista e dal secondo conflitto mondiale
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15:55 a.C.d.C. Gli Stuart. Un regno di sangue p. 3 La restaurazione
a.C.d.C. Gli Stuart. Un regno di sangue p. 3 La restaurazionea.C.d.C. Gli Stuart. Un regno di sangue p. 3 La restaurazione - Nel 1660, dopo la morte di Cromwell, re Carlo II restaura la monarchia nelle isole Britanniche. - Un programma di Alessandro Barbero e Davide Savelli, Regia di Davide Savelli, Produttore Esecutivo Roberta Pulino
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16:45 1940: Italia in guerra p.1. La dichiarazione
1940: Italia in guerra p.1. La dichiarazioneDal balcone di Palazzo Venezia il Duce annuncia al popolo che \"Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia». Ma come si era arrivati a quella scellerata decisione? Il racconto inizia nel maggio 1939, con la firma a Berlino del Patto d'Acciaio tra l'Italia e la Germania di Hitler: Mussolini fa una decisa scelta di campo. Ma, contrariamente alle assicurazioni tedesche, per cui la guerra non sarebbe scoppiata prima di 3-4 anni, il 1° settembre 1939 Hitler attacca la Polonia: inizia la Seconda Guerra mondiale. L'Italia, non sentendosi pronta militarmente, dichiara la propria \"non belligeranza\". Attraverso documenti diplomatici del Ministero degli Affari Esteri, testimonianze e diari dei protagonisti, in particolare quello del Ministro degli Esteri Galeazzo Ciano, seguiamo gli eventi di quei mesi, durante i quali Mussolini è ancora incerto se intervenire o meno nel conflitto. Una fattore preoccupa principalmente il Duce, lo stato di impreparazione militare dell'Italia. Il racconto si svolge attraverso gli importanti contributi degli storici Umberto Gentiloni, Antonio Varsori, Nicola Labanca e Lutz Klinkhammer, le riprese dei luoghi che hanno fatto da sfondo agli eventi di quel drammatico anno e i preziosi repertori delle Teche Rai.
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17:40 Italiani con Paolo Mieli - Elio Fiorucci - Stato libero - Elio Fiorucci: Stato libero
Italiani con Paolo Mieli - Elio Fiorucci - Stato libero - Elio Fiorucci: Stato liberoFiorucci è il nome di un uomo, di un modo di vedere il mondo, di un progetto imprenditoriale che ha cambiato la storia della moda italiana e non solo. Fiorucci è il nome di un fenomeno d'avanguardia che, a partire dalla fine degli anni Sessanta, ha rivoluzionato il Pop. Fiorucci è un mondo dentro il quale convivono tante parti di mondo, culture, tendenze, innovazioni, arti. Fiorucci è l'universo magico dei suoi concept store, da quello di Milano a quello di New York, passando per Tokyo, Sydney e Los Angeles. Fiorucci è la moda. È la velocità con cui cambiano le mode. È la creatività capace di creare un territorio in cui la cultura e i consumi non sono più scissi. Lo stilista diventa egli stesso un'icona del mondo che rappresenta. Perché le novità che propone coincidono con i desideri degli acquirenti, perché è un cosmopolita che quando viaggia non entra solo nei musei, ma si incanta, come fa la generazione del rock e del pop, davanti alle minigonne di Mary Quant, ai kilt riadattati, alle pianelle cinesi, ai montoni afgani, ai camicioni messicani, e soprattutto davanti alle pubblicità americane della Coca-Cola, delle donnine con le forme a cuore, delle ragazzine con i calzettoni, le treccine e le magliette a righe. Fiorucci regala sogni quotidiani, perché nei suoi negozi fa circolare il sound dei Beatles, offre caffè, ha un mercatino dell'usato, perché ha fatto dei suoi store posti meravigliosi in cui trascorrere il pomeriggio. Fiorucci vince perché fa. Fa il nuovo sintonizzandosi sul movimento della società, proponendo stili di vita, mai mode. Vince perché propone la felicità, da sempre simbolo del suo modo di essere: dagli angioletti vittoriani degli esordi ai nanetti del periodo di Love Therapy, dalle manette di peluche alle t-shirt con Topolino, Fiorucci costruisce un mondo ludico, infantile e malizioso allo stesso tempo, favolistico ma anche immerso nella realtà.
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